Negli anni novanta ebbi la possibilità di essere ospitata da alcune famiglie americane durante il mio viaggio in California. Allora pensavo che un giorno forse mi sarei sdebitata con quelle generose famiglie statunitensi e l’opportunità mi è arrivata dalla Diocesi di Mantova con questo bellissimo progetto di accoglienza di volontari stranieri.
Se dapprima ho pensato che fosse un impegno difficile ma dovuto, ora posso dire che è stata una vera opportunità di crescita anche per la mia famiglia.
Non solo i ragazzi americani si sono dimostrati molto educati e duttili, ma ci hanno insegnato a vedere con i loro occhi ciò che per anni abbiamo dato per scontato. La gioia di entrare in una cattedrale meravigliosa, assaporare il sole tra acque e rovine romane, la possibilità di vivere in ambienti dove la storia e la cultura si ritrova anche in un’unica pietra, i cibi dai sapori intensi che solo i piccoli negozi ti possono proporre e la capacità tipica italiana di elaborare questi prodotti in piatti speciali.
Camy è stata un persistente sorriso sulle labbra e sugli occhi inebriati dall’Italia e un assiduo “bellissimo!” e “buonissimo!” (termini che ancora confonde) per qualsiasi cosa le si presentava.
Camy ci ha regalato l’Italia.


Tutto qui in Lombardia è proprio bello, buono, bravo e bene. In tutta la mia vita ho sentito dire che gli italiani valorizzano la famiglia e la comunità. Sono così fortunata perché ho visto che l’idea dell’Italia è vera vivendo questo mese con la famiglia Carleschi e facendo volontariato al Grest a Asola.
~~Camy